FIRENZE: in merito alla discarica di via Piemonte

24 Feb2015

Marcheschi interroga la Giunta Regionale in merito alla discarica in via Piemonte

I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI REGIONALI

Premesso che il comitato dei cittadini di Via Piemonte (Firenze-Peretola) ha denunciato da tempo la presenza di una discarica di rifiuti nella suddetta area, lungo la ferrovia FI-PI-LI, in riva d’Arno, a seguito del trasferimento, asserito fuori dalle normative in vigore, delle terre di scavo provenienti dai lavori di adeguamento idrico e bonifica del torrente Mugnone, che hanno coperto oltre 12.000 mq. di terreni, di cui 5.000 vincolati a verde pubblico dal vigente Piano Regolatore Generale, innalzando di 3,5 metri il livello originario di tutta l’area e portandolo all’altezza della ferrovia FI-PI-LI;

Preso atto che, a seguito di sopralluoghi effettuati nella zona di Via Piemonte e dell’ampia documentazione fotografica analizzata, è ragionevole ritenere che nell’area in questione vengano scaricate terre contenenti notevoli quantità di materiali di scarto, come pezzi di cemento, rame, vetro, ferro, plastica e rifiuti speciali;

Considerato che la zona di Via Piemonte è ad alta densità abitativa (si contano circa 400 famiglie che vivono nei siti in questione), e che l’area vicina ai fabbricati è spesso usata dalla popolazione residente come spazio-giochi per i bambini;

Tenuto conto che la discarica in Via Piemonte rappresenta un evidente pericolo per la salute delle famiglie ivi residenti, incentivando l’inquinamento ambientale e la diffusione di polveri provenienti dai cantieri circostanti, e che si è andato definendo il rischio di danno idrogeologico;

Rilevato che sulla vicenda la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta giudiziaria, al fine di accertare eventuali violazioni di legge;
Rilevato che in una nota pervenuta al Comune di Firenze l’ARPAT ha comunicato che i campioni di terra di scavo prelevati sul cantiere per l’adeguamento del fiume Mugnone presentano valori di contaminazione inferiori a quelli previsti dalla colonna B, tabella 1, dell’allegato 5, alla parte IV del decreto legislativo n. 152 del 2006, manifestando in ogni modo valori inquinanti da esaminare ai fini della futura compatibilità dell’area con la destinazione a verde pubblico;

Considerato che i residenti dell’area in oggetto, a fronte del crescente degrado, hanno ripetutamente presentato al Comune di Firenze e agli enti preposti formale denuncia della situazione, al fine di scongiurare ogni pericolo per la salubrità ambientale e il rischio di inquinamento del suolo, del sottosuolo e delle falde acquifere, senza ricevere adeguata risposta;

INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA E L’ASSESSORE COMPETENTE

Per sapere

– se siano a conoscenza della vicenda indicata in premessa  e se risulta che Rete Ferroviaria Italiana (proprietaria del terreno dove è sito il cantiere) abbia effettuato un’opportuna investigazione preliminare sull’area stessa e un monitoraggio costante e approfondito dei materiali di riporto stoccati nell’area del cantiere, nonché delle polveri prodotte dal cantiere, al fine di rispettare le normative vigenti in tema di prevenzione dell’inquinamento e del degrado ambientale;

– se  effettivamente il sito in questione sarà destinato, a fine lavori, “a verde pubblico” così come previsto dal vigente Piano Regolatore Generale;
– se non sia il caso di adottare misure urgenti per bonificare l’area, smaltendo i rifiuti in discariche controllate o trasferendoli in siti compatibili per legge;

– se non ritengano ragionevole che la Giunta regionale incarichi l’ARPAT di effettuare nuovi accertamenti sui materiali scaricati nella zona di Via Piemonte, attraverso sondaggi, prelievi e analisi, i cui risultati vengano esaminati nelle opportune sedi istituzionali competenti.

Paolo Marcheschi
Jacopo Maria Ferri

26 Maggio 2010

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