Montedoglio: “Chiarezza a 360 gradi”. Interrogazione in Consiglio regionale

24 Feb2015

«Montedoglio, disastro colposo inchiesta al via» (4 Gennaio 2011 NAZIONE AREZZO Pagina: 2)

«Forestali alla diga e sequestro della parte crollata. Acquisiti documenti. Le reazioni politiche: «Sia fatta chiarezza»

di SALVATORE MANNINO e SERGIO ROSSI

«DISASTRO colposo». E’ questa l’ipotesi di reato sulla quale la Procura della Repubblica ha fondato l’apertura dell’inchiesta sul cedimento alla diga di Montedoglio. E’ il procuratore capo Carlo Maria Scipio il titolare dell’indagine , ampiamente annunciata ma che ieri ha mosso i primi passi. Primi passi col botto: sequestro della parte interessata dal guasto, nomina di un custode giudiziale nella figura del direttore dell’ente irriguo Diego Zurli, blitz negli uffici dell’invaso e in quelli dell’ente in via Ristoro ad Arezzo.

L’intento degli inquirenti è chiaro: occorre rifarsi dall’inizio per capire cosa è successo il 29 dicembre scorso. Così gli agenti del Corpo Forestale hanno acquisito ogni tipo di documentazione, disegni, calcoli, progettazioni, fotografie risalenti agli anni Ottanta quando si lavorava alla realizzazione dell’opera. Prematuro avanzare ipotesi, ma una parte importante dell’indagine in corso sarà probabilmente dedicata alla qualità dei materiali utilizzati. In particolare si tratterà di verificare il tipo di calcestruzzo utilizzato. Dice un ex addetto ai lavori: «In quegli anni anni, a volte, la qualità non era eccelsa. Non mi riferisco alla diga di Montedoglio, ma parlo in generale. Invito ad esempio a vedere quanto è successo nel corso degli anni alle grandi opere realizzate con il calcestruzzo. Non c’è bisogno di andare lontano, basta fermarsi alla Orte-Ravenna». Insomma, è questo il primo dubbio da chiarire.

Si sta lavorando a tutto campo. CHIAREZZA a trecentosessanta gradi reclamano i politici di entrambi gli schieramenti. In un’interrogazione in Regione, i consiglieri del Pdl e fra questi Paolo Marcheschi chiedono di «capire nel dettaglio le cause dell’incidente». Secondo gli esponenti Pdl serve il «coinvolgimento diretto degli enti locali più prossimi nell’organo di gestione dell’invaso. Crediamo che i territori sui quali insistono realtà di questa natura e dimensione debbano avere voce in capitolo ed essere protagonisti». Guai a sottovalutare ciò che è accaduto a Montedoglio, tuona Alfio Nicotra, capogruppo provinciale del Prc: «Siamo davanti – dice – a un cedimento strutturale di una parete in calcestruzzo non a un evento naturale o ad una fatalità. Nella mente dei più anziani si è riaffacciato l’incubo del Vajont. Chiediamo di individuare cause e responsabilità. Una commissione d’inchiesta promossa dai consigli regionali dell’Umbria e della Toscana è indispensabile anche per capire come mai lo scorso anno è avvenuto un altro incidente e i Comuni comunali interessati non sono stati informati».

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