Lo strano caso del Circolo SMS di Andrea del Sarto a Firenze. Il 4 Novembre lo sfratto. Esulta vittoria Fratelli d’Italia

09 Set2021

E’ da anni che denuncio, con esposti ed accesso agli atti ai dirigenti, lo strano caso del Circolo SMS di Andrea del Sarto in via Manara nel quartiere 2 a Firenze.  Finalmete  il 4 Novembre lo sfratto. Fratelli d’Italia ha presentato un’nterrogazione urgente al Sindaco Nardella per fare chiarezza  in merito all’eventuale presenza di amianto. Pronto anche l’esposto alla Corte dei Conti per il mancato incasso di oltre 1 MILIONE di euro da parte del Comune di Firenze

LA VICENDA. Il 4 Novembre 2021, lo sfratto al circolo SMS Andrea del Sarto sarà esecutivo. E’ quanto si legge nel provvedimento dirigenziale della Direzione Patrimonio del Comune di Firenze, adottato il 27 agosto u.s., nel quale si prende atto che l’Agenzia del Demanio, nel 2015 quando il bene è passato al patrimonio del Comune di Firenze, dichiarava che l’immobile era occupato senza titolo dall’associazione Circolo SMS Andrea del Sarto, tenuta a corrispondete un affitto di 190.133,81 euro l’anno. Ad oggi, come si afferma nel documento nonostante siano trascorsi altri 6 anni, il Circolo non solo non ha mai regolarizzato il contratto, né pagato gli arretrati (ammontanti a più di 1 milione di euro), ma non ha nemmeno attestato gli adempimenti alle prescrizioni date da Vigili del Fuoco.

“Il circolo Andrea del Sarto – dichiara Paolo MARCHESCHI dirigente nazionale di Fratelli d’Italia da tempo a fianco dei residenti di via Manara che oggi insieme aI consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Alessandro DRAGHI e la consigliera di Quartiere Angela SIRELLO ha partecipato alla conferenza stampa in via Manara – ha troppi santi in Paradiso, oppure politici ‘amici’ in Palazzo Vecchio. Non fu sfrattato dall’Agenzia del Demanio per un colpo di spugna da parte di Palazzo Vecchio, che nell’anno 2015 chiese che lo stabile di via Manara diventasse patrimonio comunale e fosse trasferito dallo Stato al Comune. Dal 2015 ad oggi – continua Marcheschi – il Circolo ha continuato ad occupare abusivamente i locali di proprietà del Comune, senza nessun titolo, e senza aver mai regolarizzato il pagamento degli arretrati che ammontano a ben 1 milione di euro. Adesso finalmente, grazie anche ai nostri esposti e incensanti sollecitazioni dei tanti cittadini agli uffici comunali, i nuovi dirigenti comunali hanno dovuto prendere atto dell’occupazione abusiva, del mancato pagamento e delle prescrizioni di asl, Arpat e Vigili del Fuoco. Con il provvedimento dirigenziale del 27 agosto hanno infatti deliberato lo sfratto esecutivo al Circolo.

L’atteggiamento di comprensione che il Comune e gli uffici comunali hanno tenuto nei confronti di questa vicenda è grave – continua Marcheschi – Allarmanti soprattutto le dichiarazioni dell’assessore che afferma di voler ridare vita al Circolo, facendo presagire un semplice make up. Invece, chiediamo che venga fatta chiarezza su:

– chi paga i danni erariali (oltre 1 milioni di euro sottratte alle casse del Comune):

– chi si accolla i costi dei lavori di ripristino ambientali e di sicurezza dell’edificio.

Inoltre, è importante capire se il Comune intenda costituirsi in giudizio contro gli occupanti. Stavolta non permetteremo che la struttura venga affidata ad una gestione che continui a spalle dei cittadini a non pagare.

Da anni – inoltre- i residenti della zona segnalano al Sindaco una situazione insostenibile. A suon di esposti e carte bollate, hanno segnalato più volte, insieme anche a noi di Fratelli d’Italia, a tutte le autorità competenti vari problemi di sicurezza, ordine pubblico ed ambientali, quali la possibile presenza di amianto in una tettoia costruita dal circolo a copertura della sala biliardo. Ma ad oggi nessuno del Comune si è degnato di dare risposte scritte a questi cittadini.

“Infine – conclude MARCHESCHI – Se veramente il Comune vuole dare un segnale chiaro e trasparente a tutte quelle associazioni che operano onestamente nella nostra città, deve assolutamente dissipare ogni dubbi: recuperare i soldi persi e rilanciare la struttura con un regolare bando, ponendo attenzione ai tanti problemi ambientali legati al quartiere. Basta tutelare gli amici degli amici, deve sgombrare i dubbi da ogni tipo di agevolazione di parte ripristinando la legalità seconde le procedure previste per legge.”

“Riconosciamo – incalza Alessandro DRAGHI, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale- la valenza storico, sociale e culturale del circolo Andrea del Sarto dove è nato il socialismo a Firenze, però non si può nascondere la testa sotto la sabbia, ci sono gravi anomalie che il Comune deve risolvere. Il bene dal 2016 è comunale, quindi il Comune può decidere liberamente di venderlo o destinarlo ad altro oppure eventualmente decidere di salvarne la funzione sociale, stavolta, però lo deve fare secondo le regole imposte dalla legge, nel rispetto soprattutto dei tanti affittuari che sono concessionari di beni pubblici. Nel caso di Andrea del Sarto non si può cancellare con un colpo di spugna anni ed anni di arretrati. Inoltre è necessario che il Comune risponda ai cittadini e faccia chiarezza sulla presenza di amianto. Sappiamo che alcuni lavori sono stati fatti, ma non sappiamo né che tipo di lavori né se fosse o meno amianto ”.

Andrea del Sarto pronto esposto per corte dei conti

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