22 Luglio 2011
Marson ieri mattina in commissione ambiente e trasporti riunite in Regione in seduta congiunta per l’adozione della variante urbanistica al Pit.
Un blitz che, oltretutto, ha svelato che la giunta guidata da Enrico Rossi è pronta a fare una retromarcia sulla perimetrazione dell’area agricola nella quale era stato disegnato il Parco della piana. Di fatto, la Marson ha detto che le amministrazioni della Piana, che confinano con la superficie dell’aeroporto, potranno proseguire con le edificazioni previste prima della variante del Pit. Si, dunque ai capannoni di Signa, Campi e Sesto, sì alle aree residenziali di Prato, ma il tutto dovrà essere non è stato spiegato come compatibile con lo sviluppo dell’aeroporto e cori la nuova pista. Che, in virtù di questa apertura della Regione ai Comuni, potrebbe essere costruita più inclinata (ma di quanto?) rispetto alla «famosa» pista parallela.«È evidente che la giunta regionale ha chinato la testa di fronte ai sindaci della Piana ha dichiarato il consigliere regionale del Pdl, Paolo Marcheschi – Stando a quanto riferito dalla Regione, additando il tutto a una valutazione di scala più dettagliata, sta rivedendo le previsione contenute nella variante al Pit sul perimetro del Parco agricolo della Piana. Ovvero, laddove i Comuni avessero già convenzionato con gli strumenti urbanistici previsti per legge, una diversa destinazione d’uso, la Regione farà un passo indietro, negli altri casi la giunta aprirà la discussione con i Comuni stessi. Un evidente dietrofront rispetto a quanto detto e scritto fino ad ora, che contraddice evidentemente anche il metodo usato perla stesura della variante stessa». Marcheschi non giudica negativamente l’apertura dell’assessore, ma «la preoccupazione resta quella di capire se e quanto queste concessioni fatte ai sindaci della Piana corncretannente incideranno sul progetto di qualificazione e sviluppo dell’aeroporto di Peretola. Su questo l’assessore non ha detto niente».
Perplesso che queste «meline» portino davvero allo sviluppo dell’aeroporto anche il consigliere regionale dell’Udc, Marco Carraresi: «Dopo le roboanti promesse fatte dal presidente Rossi e mai mantenute, dopo una decina di riunioni delle commissioni regionali, si è celebrato l’atto finale di una farsa che è simbolo dell’inutilità di una politica incapace di prendere decisioni nell’interesse dei cittadini». Secondo Carraresi, «della nuova pista si riparlerà forse a settembre e nel frattempo si riaprirà l’ennesimo mercato delle vacche e si cercheranno di tutelare gli interessi, legittimi per carità, di chi vorrebbe costruire nuove case e nuovi capannoni. Ma dimenticando inevitabilmente gli interessi di vuol creare sviluppo e occupazione». Una timida difesa dell’assessore Marson in serata è toccata ai presidenti delle commissioni Vincenzo Ceccarelli e Fabrizio Mattei, entrambi del Pd, che non sono entrati nel merito delle perplessità del centrodestra, ma si sono limitati a rivendicare l’opportunità del «blitz» dell’assessore in commissione, sul quale a inizio seduta c’era stato un po’ di dibattito visto che non era previsto dall’ordine dei lavori.