30 Mag2020
Sarebbe opportuno che le due dirigenti Estar coinvolte si autosospendessero o rassegnassero le dimissioni, dopo l’inchiesta della Procura di Firenze sull’acquisto da parte di Estar di 200 ventilatori polmonari.
In attesa che l’inchiesta della Procura di Firenze faccia il suo corso, sarebbe opportuno, a garanzia propria e dell’ente, che le due dirigenti Estar coinvolte si autosospendessero o rassegnassero le dimissioni.
Evidentemente non ero l’unico ad indagare sulle mega spese della Regione Toscana per mascherine e vario materiale Sanitario. Dopo i buchi delle Asl di Massa e di Siena, ancora nuove pesanti ombre sui conti e sulle spese folli della Sanità Toscana, anche nell’emergenza.
Sta facendo scalpore l’inchiesta della Procura sull’acquisto da parte di Estar di 200 ventilatori polmonari che l’ente, in piena emergenza Coronavirus, avrebbe pagato 7 milioni di euro ma che non sarebbero mai stati consegnati.
In uno dei tanti accessi agli atti da noi fatti, Monica Piovi direttore generale di Estar ha dichiarato che ha proceduto a negoziare, senza previa pubblicazione di bando, ai sensi dell’art.63 comma 2 del codice degli appalti.
Anac, nelle linee guida n.8 prevede che, nonostante sia una procedura di acquisto in deroga alle normali procedure, l’ente pubblico “operi nel pieno rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza, ovvero dei principi di concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza e proporzionalità.
Ci hanno negato ripetutamente gli atti, delibere e determine, insinuando il ragionevole dubbio che abbiano proceduto non rispettando i principi imposti dalla legge e dalle disposizioni dell’Anticorruzione. Anche in fase emergenziale la delibera deve essere l’atto fondante di qualsiasi tipo di transazione.