DIPENDENTE REGIONALE USA LA POSTA ELETTRONICA ISTITUZIONALE PER FARE CAMPAGNA ELETTORALE E SCOPPIA IL CASO IN REGIONE TOSCANA
Marcheschi e Donzelli (FdI): “E’ una questione di principio: i dipendenti pubblici sono funzionari dello STATO, e NON FUNZIONARI di PARTITO”
Presentata dal gruppo FRATELLI D’ITALIA, nel Parlamento toscano, un’interrogazione urgente sul caso del dipendente ARPAT che avrebbe utilizzato la posta elettronica per fare campagna elettorale per le Primarie del centrosinistra. Chiesta un’indagine al Presidente Enrico Rossi. “Fare campagna elettorale e divulgare messaggi politici con mezzi e risorse delle pubbliche amministrazioni non è ammesso né tollerabile, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni sono funzionari dello STATO, non di partito – dichiarano i Consiglieri regionali del neogruppo FRATELLI D’ITALIA, Paolo MARCHESCHI e Giovanni DONZELLI – Addirittura c’è un regolamento approvato dalla stessa Regione Toscana che, adeguandosi alla normativa nazionale, vieta ai dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni di utilizzare la posta elettronica per diffondere messaggi che non siano prettamente legati alla propria mansione amministrativa. E fare campagna elettorale o dare indicazioni di voto non è certamente tra le mansioni che hanno i dipendenti ARPAT”. “E’ inammissibile e inopportuno che dipendenti pubblici utilizzino strumenti e sprechino tempo prezioso per gli interessi particolari e politici di qualcuno, anziché per la cosa pubblica e per i cittadini – commentano Marcheschi e Donzelli – Nell’interrogazione chiediamo che sia fatta luce sulla vicenda, e che si prendano provvedimenti (come previsto anche dal regolamento) per sanzionare il dipendente in questione. Inoltre, si chiede alla Giunta quali misure intenda adottare per evitare che comportamenti di questo genere si ripetano”.