Articolo tratto da La Nazione di domenica 10 gennaio 2010
di LUCIANO SALVATORE
– FIRENZE –
HA puntato tutto sulla raccolta differenziata, senza
però vincere al superenalotto. Ora la burocrazia
toscana del cassonetto è lanciata verso l’emergenza
che solo un’energica gestione monocratica potrebbe
scongiurare: vedi Napoli e poi sopravvivi. La
commissione speciale d’inchiesta della Regione sul
ciclo dei rifiuti urbani sta per tirare le conclusioni:
forse non unanimi come sarebbe nelle ambizioni del
presidente Paolo Marcheschi (Fi-Pdl) ma, pur con ogni
sfumatura ideologica o di comodo, maggioranza e
minoranza non potranno che certificare la bocciatura
del sistema toscano di smaltimento dell’immondizia.
E’ stato evidente ai nostri lettori – durante il lungo
reportage de La Nazione sui rifiuti – che il settore
non è in equilibrio; e lo ha verificato la commissione
regionale che ha incrociato dati statistici e norme con
audizioni e sopralluoghi. Ci sono alcune eccellenze,
ad esempio nel Senese e nel Pisano, però questo
orgoglio non salva un risultato nel complesso
deludente che espone i cittadini a costi diversamente
maggiori e non solo economici.
DISCARICHE, TEMPO SCADUTO.
24 Feb2015