CONFERENZA STAMPA 16 dicembre 2010
38,5 milioni di euro, questo l’ammontare dell’operazione immobiliare, a dir poco spericolata, approvata dalla Giunta regionale lo scorso 29 novembre che prevede l’acquisto da parte della Regione del 33% della proprietà della Fortezza da Basso, con un esborso di 38,5 milioni di euro a Comune di Firenze (25,5 milioni di euro) e Provincia di Firenze (13 milioni di euro) e la dismissione delle queste azionarie regionali di Firenze Fiera, sempre a favore del Comune di Firenze per un ammontare di 1,6 milioni di euro.
Il “colpo di mano” è arrivato all’ultimo tuffo: appunto il 29 novembre scorso, ultimo giorno utile a termini di legge, per approvare le variazioni conclusive al bilancio 2010. E tutto ciò nonostante che il protocollo d’intesa tra Comune, Regione e Provincia di Firenze fosse stato firmato addirittura nel 2008 e che prevedesse una permuta immobiliare a costo zero per la Regione.
“Non è mica che questa operazione serva per togliere le castagne dal fuoco a Renzi in forte difficoltà nel far quadrare il bilancio comunale?” È sibillino il commento di Alberto Magnolfi, Presidente del Gruppo regionale PdL che attacca “Rossi che, un giorno sì e l’altro pure, grida strali contro il Governo per la riduzione dei trasferimenti statali e minaccia tagli al sociale e ai trasporti locali, si permette di fare un dono natalizio a Renzi e alla Provincia di Firenze davvero niente male: 38 milioni di euro. Forse anche da questa avventuristica mossa passa la conquista della leadership del PD toscano. Una leadership pagata con i soldi dei toscani!”
Paolo Marcheschi, Presidente della Commissione di Controllo entra nel merito chiedendo a Rossi: Dove è finita la permuta a costo zero prevista nel Protocollo d’intesa? In quale atto di programmazione è previsto un così oneroso investimento immobiliare? Ed infine, chi ha deciso il prezzo delle quote di Firenze Fiera e perché si è deciso di venderle in modo “privilegiato” al Comune ed alla Provincia di Firenze senza l’apertura più trasparente e redditizia per le casse regionali di una bando rivolto anche ai privati? Domande puntuali e strategiche fatte anche nelle sedi ufficiali ma a cui Rossi ed i suoi Assessori si sono guardati bene dal rispondere: l’imbarazzo è evidente!