Gassificatore Livorno: no contrari a tecnologia, ma progetto Eni sia approfondito in Commissione

24 Lug2019

Se non è un’arma di distrazione di massa, vengano a spiegarci, in termini ambientali ed economici, chi ci guadagna e chi ci perde a far girare i rifiuti per la Toscana

Adesso per Rossi e il Pd bruciare diventa improvvisamente bello. Ci voleva Eni per convincere la Sinistra che i rifiuti possono diventare risorsa: ma non li trasformeremo in energia, come si fa in tutto il mondo, ma in Biocombustili.
La Regione Toscana ha sempre platealmente fallito sul versante rifiuti. Il prossimo piano, paventando il miraggio di una salvifica economia circolare, si pone obbiettivi di differenziazione e riciclaggio roboanti con l’avvento di nuove immaginifiche, anche se non sperimentate. Tecnologie quali quelle legate alla bioraffineria Eni di Livorno. Si scrive bioraffineria ma si legge gassificatore, ossia un impianto che brucia i rifiuti ad altissima temperatura.
Non siamo contrari né all’innovazione né alla tecnologia. Per questo chiediamo che il progetto ambizioso di Eni debba essere approfondito in Commissione ambiente. Così da essere convinti che sia la scelta più adatta alla già critica situazione dei rifiuti in Toscana.
Serve uno studio dettagliato e comparato, fatto da un ente scientifico accreditato e indipendente.
Inoltre, quando la Regione parla di diventare il “primario Polo di sviluppo in Europa e nell’Area Mediterranea” significa che i rifiuti a Livorno non arriveranno solo da Firenze ma anche dal resto della Toscana, Italia o li importeremo da altri Paesi europei? Oltre ai 250 milioni per fare la Bioraffineria di Eni, poi si dovranno spendere decine di milioni di euro per fare il Revamping di Case Passerini, che servirà a ‘lavorare’ i rifiuti per il gassificatore dell’Eni. Dopo aver cestinato il termovalorizzatore di Case Passerini chi aspettava da Rossi una svolta ambientalista è rimasto deluso.
L’accelerazione e conversione del Pd per gassificare i rifiuti è un’arma di distrazione di massa per coprire le inefficienze o una ciambella di salvataggio che un partner privato offre a Rossi, incapace di fornire soluzioni adeguate per smaltire i rifiuti fiorentini.

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