Ho depositato un esposto sullo scandalo delle mascherine non certificate. Per difendere i soldi dei toscani e di fronte al muro di gomma di Rossi ed Estar, sono stato costretto a rivolgermi alla Corte dei Conti.
Ho depositato un esposto alla Corte dei Conti sullo scandalo delle mascherine non certificate. L’ho fatto per difendere i soldi dei toscani e di fronte al muro di gomma del Governatore Rossi e di Estar.
Era palesemente sbagliata la scelta politica di Rossi delle “mascherine toscane”, dall’analisi dei documenti risultate poi non certificate. Altri Governatori non hanno fatto tale scelta perché consapevoli che le mascherine certificate non si sarebbero potute trovare in Italia. Rossi ha proseguito su una strada impercorribile spendendo molto, molto più del dovuto. Milioni di soldi pubblici sprecati per non avere un prodotto di qualità, dispositivi di protezione idonei che garantissero medici e cittadini. Il Governatore Rossi e la dottoressa Monica Piovi, dell’Estar, non possono comportarsi da vittime. Quando si gestisce soldi pubblici in emergenza si deve assicurare la trasparenza. Dobbiamo capire come mai sono state fatte trattative dirette con alcune aziende rispetto ad altre e perché Regione ed Estar non hanno mai fornito contratti e delibere di spese, da noi chieste più volte.
Vogliamo anche sapere se hanno siglato un contratto che preveda che il prezzo delle mascherine si abbassi fuori dall’emergenza. La Regione ha acquistato ad un prezzo di 0,45 euro e adesso invece in circolazione si trovano mascherine certificate a 0,50. Il danno all’erario è evidente.
Regione ed Estar dovranno dimostrare di essere stati truffati dalle ditte coinvolte nell’inchiesta della Procura, a noi cittadini toscani devono dimostrare che le mascherine, di cui ci hanno dotato, sono state una spesa idonea. Politicamente sono tenuti a dare risposte.