«I conguagli di Gaia uno scandalo Ato da commissariare»
MIGLIAIA di cittadini residenti nel territorio dell’Ato l (Lucca, Massa Carrara e parte di Pistoia) non sanno se pagare o rispedire al mittente, a Gaia, gestore del servizio idrico, bollette che vanno da un minimo di 70 a un massimo di 850 euro per consumi del 2006 e indicate come conguagli. Ma, assai singolarmente, la delibera che autorizza Gaia a chiedere cifre retroattive è posteriore al 2006, ossia del 3 agosto 2007. La vicenda, nota da diverse settimane, ha sollevato un’ondata di interrogazioni in Regione dai consiglieri Paolo Marcheschi (Forza Italia), Marco Carraresi (Udc) e Pieraldo Ciucchi (Partito socialista). Alle quali ha risposto l’assessore Marco Betti, che però si è limitato a dire che la la Regione continuerà «a seguire il caso nelle varie sedi giuridiche». Risposta giudicata insoddisfacente. Tanto che Marcheschi (il primo a denunciare lo scandalo del servizio idrico in Toscana per la vicenda di Publiacqua) e Carraresi chiederanno di commissariare l’Ato l. Proposta che potrebbe essere fatta stamani, nella commissione ambiente e territorio, presieduta da Erasmo D’Angelis, dalla quale sarà ascoltato il difensore civico, Giorgio Morales, che ha già fatto pesanti contestazioni a Gaia e all’Ato l.