Il cancro dei costi della Politica: come la penso io che sono parte della ‘casta’

24 Feb2015

CHEMIOTERAPIA ANCHE PER LO STATO!

Sono del parere che se la Politica desse delle risposte efficienti, nessuno si occuperebbe di quanto guadagnano i propri rappresentanti. Gli Eletti devono essere pagati (anche bene) in base alla produttività (presenze, attività svolta ecc) e a rimborsi spese effettivi documentabili (sia per il collegio elettorale che per spese di segreteria e dipendenti che dovrebbero essere obbligatoriamente qualificati). Chi lavora meno guadagna meno. Chi è assente troppe volte decade.

MACHETE E BISTURI: Un’azione mirata e rigorosa per ridurre i costi della Politica è sacrosanta e improrogabile. Via tutti i privilegi odiosi e i costi improduttivi, ma conservare quello che funziona.

POLTRONE CON LE RADICI:  ‘fare il politico’ non deve essere una professione , ma ‘fare politica’ deve essere un periodo di impegno civico, con un limite di mandato uguale per tutti i livelli. Non è pensabile che si possa fare il deputato per 30 anni consecutivi. Ma purtroppo oggi è così.

SCONTATO. ANCHE NO: per essere eleggibili ci vogliono condizioni dimostrabili di Onestà, Moralità, Trasparenza nei conti e nei propri interessi privati. Per me dovrebbero essere prerequisiti per fare politica ad ogni livello.

POCHI MA BUONI: GIi Eletti devono essere davvero eletti dalle persone e non ‘nominati’ dai Partiti, va inserita in ogni elezione la possibilità di scegliere fra più candidati al’interno delle stesso partito. I politici sono troppi. Devono essere ridotti in numero. E’ inderogabile una revisione della nostra forma di  Stato: abolire il sistema bicamerale, ormai anacronistico di due camere identiche,  e prevedere una camera sola e un senato delle Regioni , con la conseguente riduzione dei Parlamentari e dei Consiglieri regionali.

IL POLITICO E IL POSTO FISSO: Per non avere il posto fisso in politica, si deve dare la possibilità di conservare il proprio posto di lavoro non solo ai lavoratori dipendenti ma anche ai liberi professionisti. Ora non è così. Anzi chi continua a lavorare viene concepito come uno col doppio stipendio o addirittura che può avvantaggiare la propria attività. Se (vedi punto Poltrone con le radici) ci fosse il limite dei mandati, ogni politico saprebbe che potrebbe tornare a fare il suo mestiere senza gravi conseguenze.

SOLDI E TRASPARENZA: per fare politica e fare campagna elettorale ci vogliono risorse, ed è ipocrita pensare diversamente. Ecco perché è impensabile ed iniquo che possano far politica solo i ricchi. C’è bisogno di garantire regole più chiare e trasparenti  al finanziamento dei partiti o dei politici. I portatori d’interesse di gruppo, i lobbisti, devono essere riconoscibili sia alla Politica che ai cittadini. I finanziamenti privati devono essere dichiarati  e deducibili dalle imposte.

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