Dopo il caso Cattedropoli, spuntano nuove segnalazioni
Proprio nel periodo in cui è deflagrato lo scandalo di Cattedropoli che sta investendo la sanità fiorentina, sono venuto a conoscenza di alcuni avvisi pubblici “anomali”. Uno di questi, con scadenza il 2 aprile, pubblicato da Estar è stato indetto per la ricerca di un dirigente. Un bando a dir poco “sospetto” visto che vengono indicati requisiti di esperienza professionale fin troppo specifici, sembra che in pratica si indichi il curriculum vitae di una persona. Non solo. Il bando riporta che tutti i suddetti requisiti devono essere posseduti alla presentazione delle domande e guarda caso tutte esperienze maturate in Regione Toscana.
L’eterogeneità dei suddetti requisiti di esperienza lavorativa renderebbe effettivamente difficoltoso trovare candidati che, sia a livello regionale che nazionale, possano possederli tutti contemporaneamente.
Un sistema toscano fatto di progressioni di carriera sospette
E pensare che nel 2018, sono state migliaia le segnalazioni di anomalie. Come questa che denuncio oggi, all’Anac, ed il Ministero ha emanato apposite linee guida per gli enti per la compilazione dei bandi pubblici onde evitare eccessive restrizioni nella platea dei candidati ammissibili. Il caso su cui ho sollevato il velo è soltanto uno dei vari casi che mi vengono segnalati, in enti pubblici e enti collegati alla Regione come ad esempio ad Ispro, di avvisi e bandi troppo ad personam, non si tratta più di concorsi pubblici ma stabilizzazioni mascherate.
E’ arrivato il momento di denunciare un sistema toscano fatto di progressioni di carriera sospette, un sistema che protegge se stesso. Si trovino soluzioni più trasparenti se si vogliono premiare professionisti all’interno degli uffici ma non si utilizzi lo strumento del bando pubblico per stabilizzare tali persone.
Questi i requisiti in questione:
Diploma di Laurea vecchio ordinamento specialistica o magistrale in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, Scienze Chimiche, Farmacia, Biologia, Scienze delle professioni sanitarie della Prevenzione o equipollenti.
Esperienza documentata almeno quinquennale maturata in posizioni dirigenziali o nella categoria più elevata del sistema di classificazione previsto dai CCNL di riferimento in enti pubblici in ambito di elaborazione. Monitoraggio e rendicontazione dei Piani e Programmi in ambito di Prevenzione Collettivi, con particolare riferimento alla gestione del Piano regionale della Prevenzione e delle progettualità collegate e dei Piani in ambito di prevenzione approvati dalla Regione Toscana, in ambito di programmazione. Monitoraggio e rendicontazione di attività integrate in ambito di prevenzione con riferimento ai nuovi LEA di cui al DPCM 12/1/2017, in ambito di gestione sistemi qualità con particolare riferimento alle norme ISO 9001, 19011, e 22000 e nella gestione di conduzione di Audit, in ambito di laboratori Sanità Pubblica e conoscenza delle modalità di programmazione ed adozione degli atti in materia di Prevenzione Regione Toscana.