“Sul tema dei defibrillatori automatici la Regione aveva già preso un impegno alcuni anni fa, ma per ora è stato fatto poco e nulla. E’ il momento di rispettare le promesse fatte. Ogni anno muoiono 60.000 persone per arresto cardiaco improvviso, ovvero una ogni mille abitanti. I defibrillatori automatici possono abbassare cambiare queste statistiche abbassando il numero delle vittime, perciò è necessario rendere immediatamente obbligatorio il salvavita per tutti gli impianti sportivi”. Questo il commento del Consigliere regionale del PdL Paolo Marcheschi, che già nel 2009 aveva lanciato l’iniziativa “Il calcio x il cuore” per invitare la Giunta regionale, in particolare Enrico Rossi, allora Assessore alla Sanità, a promuovere la diffusione dei salvavita nei centri sportivi.
“Combatto questa battaglia già da tempo, e ogni volta la Regione si è detta disponibile a sostenere l’utilizzo dei salvavita, ma poi – prosegue Marcheschi – le parole non si son mai tradotte in fatti. Mi auguro che la Regione faccia subito un primo passo concreto inserendo nel Piano Sanitario, in fase di approvazione, l’obbligo dei defibrillatori per tutti gli impianti sportivi, senza però gravare nelle tasche delle società sportive”.
“Inoltre – spiega l’esponente del PdL – presenterò una mozione in Consiglio regionale per intervenire sull’assurda normativa nazionale che impone la formazione per l’uso dei salvavita. Come hanno detto eccellenti cardiologi del panorama nazionale, i defibrillatori di ultima generazione sono estremamente facili da usare, accessibili per tutti, addirittura “parlano” e danno le istruzioni – precisa Marcheschi – per questo la formazione diventa un inutile spreco di tempo e risorse, un passaggio assolutamente superfluo. Mi auguro che la mozione trovi il sostegno di tutta l’aula, in modo che la Toscana possa essere capofila in questa importante battaglia per salvare vite umane”.
Tratto da www.violanews.com 16 aprile 2012 – 18:08