Nuovi progetti della tramvia: porterò il caso in Consiglio regionale con un’interrogazione urgente
Siamo stati anni per approvare il Pit e piani per la tutela di beni artistici e ambientali, e poi si fa finta di non vedere che Nardella sta stravolgendo una città intera, imponendo ferro e binari al posto di alberi. La Regione ora deve raccogliere l’allarme e lo stop della Soprintendenza.
Non si possono dare soldi pubblici anche regionali (82,5 milioni di euro, di cui 80 milioni Fesr europeo e 2,5 a carico del bilancio regionale) per progetti così impattanti. Porterò subito il caso in Consiglio Regionale, con un’interrogazione urgente, e chiederò di rivedere tutti i progetti improvvisati del Comune di Firenze. La Regione ha un parere vincolante per i progetti della tramvia in base alla compatibilità dei programmi regionali.
Il vincolo paesaggistico evidenziato dal Soprintendente Pessina, che risale al 1995, è anche un vincolo recepito dal Pit regionale, la Regione dovrebbe esserne a conoscenza e intervenire di conseguenza. Non è questione di essere contrari alla tramvia, ma di non essere servi di alcune fissazioni e magari di interessi. C’è tempo per capire i pregi e i difetti delle nuove linee e comprendere che i progetti vanno rifatti in modo più moderno, senza pali, senza abbattere tutti gli alberi. Senza far chiudere i negozi e le attività, senza toglier tutti quei posti auto e soprattutto senza passare dagli unici viali che abbiamo a Firenze.
Questa bramosia di prendere in fretta i soldi pubblici dall’Europa per fare una tramvia, che produrrà parecchi utili ai francesi, inizia a infastidirmi. Il fatto che i cittadini di Gavinana e viale Europa non sappiano neanche come è il tracciato che cambierà a breve la loro vita, lo trovo insopportabile. Se sarò Sindaco cambierò le priorità. La tramvia si farà solo se si è in grado di trovare soluzioni alternative che garantiscano minori danni possibili. Per guadagnare 10 minuti e far risparmiare qualche milione ai francesi, non si possono perdere anni, alberi, posti auto e posti di lavoro dei fiorentini.