L’iniziativa conferma l’inadeguatezza della sinistra sulla sicurezza
L’operazione “Casa Protetta” lanciata dal Comune di Firenze è un incentivo a blindarsi nelle proprie abitazioni, agevolazioni per trasformare le case in bunker. Nardella promuove una concezione della sicurezza assolutamente fuorviante e fuori dagli schemi di una città moderna. Non riuscendo a difendere i fiorentini li aiuta a costruire roccaforti con telecamere di sorveglianza e inferriate, ai fiorentini interessa poter passeggiare tranquillamente nelle piazze e strade, nei parchi, far uscire i propri figli senza stare in ansia per la loro incolumità.
Diciamo no alle inferriate alle case, i delinquenti devono stare dietro le sbarre e non i fiorentini. Vogliamo presidi nelle piazze e nelle strade
Quello che propone Nardella è un’ammissione implicita del fallimento del controllo del territorio, significa ammettere che non si è in grado di risolvere il problema del crimine diffuso. La conferma è quello che è successo in piazza dei Ciompi, la conferma è che ormai spaccio e delinquenza hanno in mano luoghi simbolo di Firenze.
Servono invece presidi del territorio, una presenza fisica di forze dell’ordine per infondere sicurezza. Da tempo propongo l’istituzione di “City Angels” squadre miste pubblico-private di professionisti al servizio dell’ordine pubblico, coordinati da agenti della polizia municipale. I dati diffusi dal Ministero dell’Interno dicono che Firenze è ai primi posti in Italia per spaccio e colpi nei negozi. La città ha bisogno di risposte in termini di sicurezza: i fiorentini hanno diritto a vivere la propria città e non essere costretti, per paura, a blindarsi in casa! Serve poi la certezza della pena anche per questi che sono definiti “reati minori” ma che per la gente sono reati che ledono la propria intimità.