Lucca: no alle limitazioni dei temporary store

17 Ott2018

No alle limitazioni dei temporary store. A chiederlo è il direttivo comunale di Lucca di Fratelli d’Italia.
Il consiglio regionale si appresta a deliberare il nuovo codice del commercio che all’articolo 16 legifererà l’apertura dei temporary store soprattutto in occasione di eventi o manifestazioni sul territorio comunale. Il Comune di Lucca ha provveduto ad inviare in commissione regionale un’osservazione al nuovo codice, deliberando una modifica al suddetto articolo: ‘In occasione di particolari eventi di rilevanza non solo locale, finanziati direttamente o indirettamente con risorse pubbliche e/o organizzati da soggetti pubblici, i comuni possono individuare specifiche modalità, condizioni o limitazioni per l’apertura dei temporary store, per un tempo non eccedente la durata dell’evento e qualora sussistano ragioni di prevalente interesse pubblico’. Tale osservazione, se approvata limiterà o addirittura eliminerà del tutto la possibilità di apertura dei temporary store in occasione di fiere o eventi organizzati nel Comune lasciando alla Giunta Comunale la più ampia discrezionalità decisionale.

 Come Fratelli d’Italia reputiamo la questione di importante interesse sia a livello locale che regionale (se approvata la norma varrà infatti su tutto il territorio toscano). Secondo i dati diffusi lo scorso 12 ottobre i temporary store non alimentari che quest’anno apriranno durante il Lucca Comics and Games saranno 40, ossia 40 nuove attività che, anche se per pochi giorni, apriranno e daranno occupazione ad oltre 100 persone.
Mi adopererò per far capire i danni che l’approvazione di tale norma recherebbe al tessuto commerciale. La normativa deve rimanere in essere così come lo è attualmente, senza condizioni e limitazioni di alcun genere.
Ci chiediamo perché a Confcommercio Lucca, associazione che dovrebbe tutelare gli interessi delle attività commerciali, sia sfuggita tale osservazione, ci chiediamo come mai direttore e presidente della Confcommercio Lucca non siano intervenuti nelle sedi opportune, anche a livello regionale, per difendere la propria categoria da questo emendamento, ci chiediamo come mai l’apertura dei temporary store all’interno dei padiglioni, debba essere privilegiata rispetto agli interessi delle attività commerciali locali che tutto l’anno contribuiscono alle casse comunali con tasse e balzelli vari.
Che interessi occulti ci sono a fare tutto ciò? Riteniamo grave il silenzio del maggiore sindacato della categoria, e ci auguriamo che, vista l’importanza dell’argomento trattato, che ripetiamo solo quest’anno vede implicate 40 attività nel Comune di Lucca con oltre 100 occupazioni lavorative, sia stata solamente una svista e che sin da subito, tali organismi, si adoperino per presentare al consiglio regionale una contro-osservazione in merito e a informare i propri organismi interni quali giunta e commissione centro storico.

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