Manovra economica in esame al Parlamento. In discussione la riduzione del numero dei consiglieri regionali e dei parlamentari.
” Favorevole alla riduzione del numero dei politici, ma ridurre il numero degli eletti è solo la pagliuzza della trave: è necessario smantellare il sistema, rivoluzionandolo.
Aldilà dell’ingegneria e dei numeri – continua Marcheschi- in politica, il grande assente è sempre stata la partecipazione ‘reale’ dei cittadini nella scelta dei candidati e della propria classe dirigente.
Ritengo che, come ha detto al suo insediamento il segretario Alfano, sia arrivato il momento per la Politica italiana di una terapia a base di massicce dosi di partecipazione, riferendosi ai mezzi di selezione della classe dirigente. Il rifiuto del sistema partitico diffuso nel Paese rafforza la convinzione che i partiti devono sapersi innovare e rinnovare, aprendosi all’esterno senza chiudersi in caste autoreferenziali.
Personalmente, da sempre, sono a favore della selezione della classe dirigente dal basso. Un sistema democratico è tale quando la scelta dei candidati e della classe dirigente avviene con il lavoro e con il merito e non tramite scelte di un’elite di persone. Le preferenze, come le primarie, sono strumenti, come altri, che se ci fosse realmente la volontà di farle funzionare potrebbero contribuire a colmare quell’abisso che ormai si è creato tra i cittadini e i Politica, fatta di tessere e di congressi a cui ormai non crede più neanche chi ci partecipa.”
Firenze, 26 Agosto 2011