Medico a scuola, patetica marchetta elettorale di Rossi

29 Ago2020
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Medico a scuola. Una marchetta elettorale di Rossi. Un patetico tentativo di ingraziarsi i voti dei nuovi medici che genera confusione di ruoli nella categoria.

L’ordinanza regionale sui medici nelle scuole si presenta come la solita operazione demagogica pagata dai contribuenti toscani. Il Presidente Rossi, in cerca di visibilità, tenta pateticamente di ingraziarsi i voti dei nuovi medici generando confusione di ruoli nella categoria. Il medico scolastico è una figura assolutamente inutile e non serve neanche a tranquillizzare le famiglie.
E’ sufficiente, come da protocolli nazionali, l’uso delle mascherine, delle distanze e soprattutto non mandare i figli a scuola con la febbre! Mi chiedo, i medici di base cosa ci stanno a fare? E poi con quali soldi verranno pagati questi medici scolastici? Cosa faranno alla fine dell’anno e della scadenza del contratto?
Io dico: la carenza dei medici non è nelle scuole ma negli ospedali, che grazie anche ai tagli di Rossi sono alle prese con carenze croniche di medici e infermieri. Assumere nuovi medici per ruoli professionali già ricoperti da pediatri e medici di base è solo un goffo tentativo di raccattare qualche voto. La Regione avrebbe, invece, dovuto rafforzare gli organici con medici formati, puntando così alla qualità e non a tappare buchi.
Per gli alunni e le famiglie non sarebbe stato meglio stanziare fondi per aumentare il numero di tamponi garantendo efficienza e rapidità? Sarà un inferno se ogni raffreddore di bambino diventerà un caso di sospetta positività invece di potergli fare un tampone gratis e rapido. Invece di creare mostri giuridici, complicazioni e false aspettative professionali nei giovani medici, per controllare la febbre agli alunni sarebbe bastata una figura come un infermiere laureato che fungesse da contatto tra la scuola ed il pediatra, oltre ad un collegamento telematico tra scuola e pediatri di base. Così da snellire l’iter che oggi implica che il docente informi la famiglia e poi questa, a sua volta, informi il pediatra. Si è invece preferito una volgare operazione politica “raccoglivoti” con i soldi dei toscani.

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