Enormi i danni alla salute dei fiorentini causati dall’indiscriminato taglio del verde pubblico voluto da Nardella
Il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi), il candidato della Lega al consiglio comunale Massimo Sabatini, la candidata di Fdi Arianna Xekalos e Barbara De Cesare del Comitato Alberi del Lungarno del Tempio hanno reso noto alla stampa il monitoraggio del taglio del verde pubblico, realizzato dagli esperti del comitato
Firenze – Durante l’amministrazione Nardella sono stati persi 7.288 alberi, in larga parte piante adulte con un volume di chioma di 687 metri cubi. Al loro posto sono state piantate 13.239 piante giovani con un volume medio di chioma di soli 4,5 metri cubi (dati tratti dal bilancio arboreo del Comune nel periodo del mandato amministrativo quinquennale). Si è passati da 5milioni di metri cubi di chioma a 60mila metri cubi, in termini di assorbimento di anidride carbonica (Co2) siamo passati da 1.000 a 40 tonnellate smaltite in un anno. Stesso deficit che si registra anche nell’assorbimento annuo di polveri sottili, biossido di zolfo, biossido di azoto e ozono. Enorme dunque il danno per la salute dei fiorentini. Dati raccolti e stimati dgli esperti del Comitato degli Alberi di Lungarno del Tempio, resi noti durante una conferenza stampa al comitato elettorale di Fdi in viale Amendola.
“Paghiamo e pagheremo le conseguenze dell’abbattimento indiscriminato di alberi su viale Morgagni, Viale Belfiore, Lungarno del Tempio, e ricordo che è stato stoppato solo momentaneamente per fini elettorali il taglio degli alberi in piazza della Vittoria, e tutto il verde pubblico che è stato e verrà abbattuto per realizzare le linee tramviarie. Gli esperti, agronomi e ingegenri, del Comitato degli Alberi di Lungarno del Tempio smentiscono i dati forniti da Palazzo Vecchio: sostituire un albero adulto con uno giovane significa rinunciare a metri cubi di chioma e quindi a tonnellate di anidride carbonica in meno assorbite e respirate invece dai cittadini. E poi Nardella parla di “scudo verde”. Io propongo al candidato sindaco del Centrodestra Bocci di unificare l’assessorato dell’Urbanistica e dell’Ambiente, non esiste sviluppo senza la sostenibilità ambientale” propone il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi).
“I motivi di sicurezza per l’abbattimento degli alberi, sbandierati dal Comune di Firenze, non reggono. Gli alberi abbattuti non erano malati ma avrebbero dovuto essere curati. Insieme al Comitato ci siamo mossi richiedendo una sospensiva al Tar. Il Comune, dopo aver promesso il 18 aprile scorso di attendere dieci giorni la sentenza del tribunale amministrativo, il 19 aprile ha mandato gli operai per far tagliare l’albero di Lungarno del Tempio. Siamo dunque sempre in attesa di risposte” ha fatto sapereMassimo Sabatini, candidato della Lega al consiglio comunale.
“Abbiamo fatto svariate denunce sul verde pubblico fiorentino ma è assolutamente difficile aver accesso ai documenti sullo stato di salute degli alberi. Il censimento del patrimonio arboreo non è aggiornato. Ci si riempie la bocca con la tutela del verde, ora che siamo sotto elezioni, ma le battaglie per il verde pubblico le abbiamo fatte noi del Centrodestra. Stranamente soltanto adesso Nardella è diventato ambientalista. La realtà è che Firenze ha sforato limiti di inquinamento paragonabili a quelli di Milano” ha detto Arianna Xekalos, candidata in consiglio comunale nella lista FdI-Firenze in Movimento.
“Gli inquinanti nell’aria influiscono in modo diretto con la salute dei cittadini. E’ stato dimostrato alle giornate mediche dedicate all’ambiente nell’ambito del 13° Forum Risk in Sanità, che si è tenuto alla Fortezza da Basso, quanto influisca positivamente per certe malattie la presenza di importanti alberature. Malattie tumorali, cardio-vascolari, neuro degenerative, obesità, diabete. L’inquinamento nell’aria è per forza molto maggiore visto l’enorme volume fogliario perso, meno inquinanti vengono assorbiti dagli alberi e più vengono respirati dai nostri polmoni” sostiene Barbara De Cesare del Comitato degli Alberi di Lungarno del Tempio.