Intervento di Paolo Marcheschi al congresso PDL 3 Marzo 2012
Per la prima volta dopo anni di militanza, mi trovo nell’ inconsueta condizione di vincere il congresso cittadino del mio partito. Per la prima volta, oggi, appoggio il candidato vincente, unico, ma pur sempre vincente. Ironia a parte, il mio appoggio anche a costo di apparire Verdiniano come mi dipinge la stampa, a te Gabriele, sarò leale e convinto.
Ti Stimo come persona, e in te ho fiducia come politico. Ma il mio sostegno non sarà una cambiale in bianco. Da te mi aspetto molto, e come sempre non farò sconti, soprattutto in un momento così delicato, a chi assume la grande responsabilità di dirigere un partito.
Da sempre sono contrario ai doppi mandati, e tu Gabriele sei parlamentare e ora anche coordinatore. Dovrai conciliare questi due ruoli che, se sarai abile, saranno strategici per portare la voce degli iscritti e degli eletti al vertice del partito, oltre che in parlamento, e per Firenze che merita di essere seguita con attenzione.
Da te, Gabriele, lo dico come sempre apertamente ed ufficialmente, mi aspetto un CAMBIO RADICALE di gestione del partito a livello locale, devi formarti una classe dirigente forte e coerente che creda nella vittoria di Firenze e non veda il partito come ‘bancomat’ per il proprio interesse e carriera personale. Dico basta con i candidati sindaco last minute, Firenze merita persone competenti, credibili e che la amino, perché Firenze deve riconquistare quel ruolo da protagonista che merita nella nostra regione. A livello politico il centro sinistra ha fatto di tutto per toglierle questo primato, dalla questione aeroporto a quello del polo congressuale, dai servizi alle Cliniche, alle Università. Il policentrismo di sinistra ha depotenziato drasticamente il ruolo di Firenze che ora stenta a ottenere il suo sacrosanto diritto ad avere un aeroporto che possa dirsi tale.
Firenze la vogliamo capitale della Toscana e per fare questo c’ e bisogno di DISCONTINUITA’ e CAMBIO RADICALE DI GESTIONE DEL PARTITO.
Da sempre sono contrario ad alcuni atteggiamenti verticistici ed autoreferenziali del partito. Le mie battaglie lo dimostrano: le tesi congressuali da me presentate ai precedenti congressi, la battaglia contro la legge elettorale Toscana (progenitore del porcellum nazionale), quella a difesa delle preferenze, quella per affermare il principio delle primarie a tutti i livelli, quella delle diffusione dei circoli della liberta’ ecc.
Tutte BATTAGLIE FATTE e non dette o semplicemente annunciate.
Tutti sanno che da sempre sono contrario al metodo di gestione di questo partito. Da sempre sono considerato il piu’ fiero oppositore ai Verdiniani, con i quali mi sono scontrato politicamente tante volte, con molte cicatrici, ma al contrario di molti sono sempre qui, all’interno del mio partito e con gli stessi immutati valori e principi.