17 Apr2020
La Regione chiarisca in fretta se vuol dare il via alla Commissione di indagine sulle Rsa o se intende fare Ponzio Pilato. Le Asl, invece di fare commissioni d’indagine, chiariscano in fretta e in modo trasparente il loro operato.
E’ grave che si continui a perdere tempo e non si percepisca la drammaticità della situazione. Al di là delle approvazioni verbali, ancora non ho avuto risposte in merito alla Commissione d’indagine del Consiglio Regionale. Attendo i fatti perché l’aria che tira è pessima. Non solo per chi lavora o soggiorna nelle Rsa e le Case di Cura toscane ma anche per coloro che attendono di far luce sulle morti e sulle procedure adottate per evitarle.
Non vorrei che questa perdita di tempo nascondesse la volontà della maggioranza a trovare un capro espiatorio, magari ideologico. Colpa del privato. Troppo facile. Se ci saranno state responsabilità dei singoli gestori delle strutture dovranno essere le Procure ad accertarlo. A noi compete andare a fondo e capire se le ordinanze di Rossi sono state adottate dalle singole strutture e cosa hanno fatto in conseguenza le Asl per verificarne l’applicazione.
Le Asl più che indagare sono chiamate a chiarire in piena trasparenza le modalità che hanno adottato per limitare questi danni. Nella catena del comando la Regione e le Asl hanno dato disposizioni tempestive, esaustive, chiare e non equivoche? Sono state adottate dalle strutture in modo compiuto? Chi ha controllato dell’Asl o avrebbe dovuto farlo? I Sindaci, che hanno responsabilità sulla salute pubblica, hanno avuto disposizioni dettagliate su come comportarsi nel proprio Comune? Sono molte le cose da approfondire e sono certo che il Consiglio Regionale voglia fare chiarezza e definire in modo trasparente cosa ha funzionato e cosa no, in modo da adottare le misure necessarie per evitare che si ripetano episodi cosi dolorosi che vedono primeggiare la Toscana in questa macabra classifica.