Senza vergogna alcuna, dopo il flop Calamai, impone un’altra nomina della sua banda della Sanità
Il Presidente Rossi calpesta ogni regola di trasparenza e correttezza. Si fa beffe delle ferree norme previste, dalla legge 5/2008, per le nomine regionali, che impongono il rispetto di avvisi pubblici. Ha già annunciato pubblicamente che il nuovo super Direttore della Sanità Regionale sarà Carlo Tomassini. Peccato che per nominarlo ci voglia un avviso pubblico al quale potrebbero partecipare professionisti anche con curriculum migliori del suo prescelto. Visto che ha già preso una forte cantonata pochi mesi fa nominando la Calamai, forse sarebbe meglio si affidasse davvero ad una Commissione di esperti invece di condizionarli a scelte già prese da lui. Dottoressa Calamai che, diceva Rossi “per la sua competenza, esperienza e conoscenza del sistema sanitario toscano, allo stato, ritengo la più adeguata a ricoprire il ruolo di direttore regionale della Direzione diritti di cittadinanza e coesione sociale”.
Mozione di sfiducia verso Rossi
Magari risulterà lo stesso il migliore, ma qualcuno glielo ha evidentemente ricordato che non solo non è eticamente corretto annunciare il vincitore prima di fare l’avviso, ma che proprio non si può fare! E così ieri ha dovuto conferire l’incarico di direttore ad interim della “Direzione Direzione Diritti di cittadinanza e coesione sociali” al Direttore generale della Giunta regionale Prof. Antonio Davide Barretta. Incarico ad interim per sostituire la silurata dott.essa Monica Calamai. In un Paese normale il presidente della Regione, dopo il mega flop della sua precedente “pupilla” dovrebbe avere almeno il buon senso di dimettersi, di scusarsi e almeno rispettare oltre il minimo di etica, le procedure.
Gravissimo anche il fatto che Rossi abbia anticipato alla stampa il nome del nuovo direttore, aggirando di fatto l’obbligo dell’avviso pubblico. Facile pensare a cosa avrebbe detto la sinistra se lo avessimo fatto noi di centrodestra. Il Governatore sta clamorosamente gestendo la sanità toscana come fosse “cosa propria”.
Anche alla luce di questo ultimo caso, appare sempre più motivata la mia proposta, accolta dai capigruppo del Centrodestra, di una mozione di sfiducia nei confronti di Rossi che presenteremo la prossima settimana.