Spurghi e fosse biologiche: la Regione Toscana adotti un’ordinanza urgente  per evitare rischi sanitari e danni economici

02 Ago2018

Question time urgente in Consiglio regionale per fare luce sulla vicenda e impegnare il presidente Rossi ad adottare un’ordinanza contingibile ed urgente, ai sensi dell’art.191 del d.lgs n.152/2006, per trovare una soluzione alternativa temporanea e scongiurare un disastro economico e sanitario.

La battuta sembra infelice e volgare, ma è realtà: dal 20 Luglio, data della sentenza del Tar della Lombardia,  la Toscana è nella merda. Lo stop degli operatori toscani del servizio spurgo agli svuotamenti dei liquami di fosse biologiche e tombini ha un effetto devastante per la nostra regione. A seguito della sentenza del Tar della Lombardia, gli operatori del servizio di spurgo dell’intera regione non possono più svolgere il servizio di svuotamento dei pozzi neri perché non sanno dove conferire il liquame, che per legge deve essere conferito entro le 48 ore dal servizio. Obbligo che se non ottemperato dagli operatori, rischiano il penale. Paradossale.

“Ora i liquami, poi i rifiuti urbani, è una storia con il finale già scritto. Da tempo denunciamo che la Regione Toscana è totalmente carente di impianti necessari allo smaltimento, ma Rossi parla parla, ma l’unica cosa che ha saputo fare è quella di riaprire le discariche. Mi risulta che Cispel e i soggetti del settore avessero da tempo lanciato l’allarme, ma evidentemente questo centro sinistra ha perso il contatto con la realtà e non ha più la capacità di ascoltare le reali esigenze dei lavoratori e cittadini.

Adesso, Rossi e l’assessore Fratoni non rimpallino le competenze al Governo centrale e si adoperino tempestivamente, a fianco dei Sindaci toscani, per tamponare questo impasse, almeno fino a  non si approvi il decreto nazionale che sblocchi la situazione, perché si rischia veramente un disastro ecologico, sanitario ed economico per operatori e  cittadini. Non è più il tempo di aspettare, è necessario evitare un’ emergenza sanitaria e un disastro economico per le aziende e cittadini, Rossi emetta subito un’ordinanza per lo smaltimento temporaneo dei liquami.

Ho presentato un question time sulla vicenda per capire perché la Regione non abbia preso misure cautelative sapendo che c’era un ricorso in atto su un settore tanto delicato come questo per conoscere i numeri dei flussi dei liquami in circolazione; i costi e le motivazioni per cui in questi anni non ci si sia dotato di impianti regionali di trattamento e smaltimento, considerato il fatto che il tema è conosciuto da tempo.

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