12 Dic2019
Adolescenti toscani e dipendenza digitale. Più risorse ed un bollino “Free digital smart-zone” per tutte le scuole toscane che aderiranno al protocollo d’intesa per vietare l’uso non didattico dello smart-phone in orario scolastico, intervallo compreso.
Lancio la proposta di un bollino, il “FREE DIGITAL SMART-ZONE” per tutti quegli istituti scolastici toscani, di ogni ordine e grado, che si impegneranno quotidianamente nella prevenzione alla dipendenza digitale, vietando l’uso degli smartphone durante l’orario scolastico e non.
Sono consapevole che sta alle scuole ed ai loro dirigenti scolastici regolamentare l’uso, anche didattico, dei dispositivi tecnologico all’interno degli istituti. Ma la Regione ha il dovere di promuovere tutte quelle iniziative necessarie per il benessere e la salute dei giovani, ritengo sia arrivato il momento di essere onesti. Le nuove tecnologie digitali nascondono insidie, da cui dobbiamo difendere i nostri ragazzi, e dobbiamo cominciare dal contesto scolastico. Ecco perché presenterò un atto d’indirizzo all’interno della sessione di bilancio del prossimo Consiglio affinché la Regione si faccia promotrice di un Patto Educativo con le scuole toscane. Occorre portare avanti un progetto formativo che difenda i nostri ragazzi dalla dipendenza digitale e disincentivi l’uso degli smartphone, a fini non didattici, nelle scuole.
Disagio tra gli adolescenti.
Se, come ci confermano i dati raccolti ed elaborati dal Centro regionale di documentazione per l’infanzia ed adolescenza il 26,8% dei ragazzi tra 11 e 17 anni esprime un disagio sociale profondo e solo il 18,3% di loro frequenta associazioni o gruppi è evidente che i nostri ragazzi, nonostante siano connessi 24 ore su 24, sono sempre più soli.
Inoltre è allarmante il fatto che ormai ‘la dipendenza digitale’ sia considerata una vera e propria patologia, non è un caso che in paesi come Francia, Inghilterra e Germania abbiano già preso provvedimenti in materia, vietando l’uso dei cellulari all’interno delle scuole.
Sono tante le iniziative, anche regionali, che in questi ultimi anni hanno avuto l’obbiettivo di insegnare ad usare consapevolmente questi strumenti. Dal “Piano Nazionale Scuola Digitale”, al contest Digital Detox Day, al counseling online peer-to-peer. Tutte buone iniziative, ma non sono sufficienti a difenderli dalla piaga della dipendenza digitale. Almeno per 6 ore al giorno 6 giorni alla settimana 9 mesi l’anno, i nostri ragazzi, nell’età adolescenziale, che è la più delicata dal punto di vista neuropsichiatrico, riscopriranno il gusto dell’essere off-line e avranno modo di sviluppare tutte le skills legate al linguaggio verbale e face to face.