Errori del passato e del presente stanno condannando agli ingorghi pendolari e autostrasportatori
Sono cittadini e imprese a scontare errori del passato e del presente, colpe di una certa politica, locale e nazionale, che negli ultimi decenni non ha voluto creare un valido e moderno corridoio alternativo alla A1, finendo per ingolfare l’asse Bologna-Firenze.
E nemmeno ha mantenuto in condizioni decenti la E45, disastrata e per lunghi tratti inagibile. Hanno persino il coraggio di chiamarla superstrada! Non basta la lettera scritta dall’assessore Ceccarelli al ministro Toninelli, la Regione deve pretendere chiarezza da Anas. L’Italia è spaccata in due con ingorghi quotidiani e disagi per pendolari e autostrasportatori. Ennesima vergogna!
Chi pagherà i danni a quelle attività, come le stazioni di servizio, che dovranno rimanere chiuse? E pensare che i soldi per sistemare la vecchia strada Tiberina c’erano ma è stata affossata dalla burocrazia, un finanziamento da 2,6 milioni di euro bloccato dallo Stato. E che adesso, come strada alternativa, avrebbe evitato l’attuale collasso.