10 Lug2020
Abbiamo denunciato più volte il problema della sicurezza nella zona e annunciato la disponibilità degli abitanti a fare anche sorveglianza attiva partecipata. Ma il Pd ha bocciato la nostra mozione.
Due colpi negli ultimi giorni, nemmeno il cartello “Controllo di vicinato” serve a spaventare i malviventi. Abbiamo denunciato più volte il problema della sicurezza nella zona e la disponibilità degli abitanti di fare anche sorveglianza attiva partecipata. Ma il Pd ha bocciato la nostra mozione nel Consiglio del Quartiere 5.
Servono maggiore illuminazione, più telecamere di videosorveglianza e più controlli da parte delle forze dell’ordine. Si tratta di bande di delinquenti che si fanno beffe di cose e persone, non hanno il minimo scrupolo a passare alla violenza fisica pur di rubare soldi e gioielli.
Matteo Chelli (Leega) e Angela Sirello (Fdi) avevano presentato una mozione al Quartiere 5 per provare ad applicare a Firenze il metodo che, ad esempio, a Prato ha aperto all’integrazione delle immagini tra pubblico e privato. I due consiglieri Chelli e Sirelli chiedevano di utilizzare le immagini private per fornirle direttamente alle forze dell’ordine. La mozione fu bocciata perché, secondo i tecnici, tale integrazione non era possibile. Il Pd presentò poi una mozione simile in Consiglio comunale a Firenze chiedendo una maggiore videosorveglianza.
Ma oltre le buone intenzioni non siamo andati, c’è bisogno di più telecamere. La gente ha diritto di sentirsi al sicuro nelle proprie abitazioni, e invece torniamo ad assistere a film già visti.