Subito un cronoprogramma per la bonifica dell’area
La sentenza del Consiglio di Stato evidenzia una sonora bocciatura di tutto l’iter seguito dalla Giunta regionale per l’autorizzazione di riapertura dell’inceneritore di Scarlino. Emerge non soltanto l’incapacità degli uffici ma anche l’assurda pervicacia con la quale Rossi ed il Pd hanno voluto rilasciare un’autorizzazione contro la volontà dei cittadini.
E’ la dimostrazione che c’è una chiara volontà politica per la riapertura dell’impianto, in barba alle prescrizioni e alla dovuta bonifica rimasta lettera morta. Invito Marras ed il Pd a votare la mia mozione, dove diffiderò la Regione a intraprendere nuovi iter autorizzativi di tale impianto. Chiederò anche che la Giunta rediga in tempi brevissimi e certi un cronoprogramma per compiere la bonifica attesa da troppo tempo.
La salute dei cittadini prima degli interessi del Pd
Si tratta di terre martoriate, sfregiate da un inquinamento diffuso che non hanno certo bisogno di un inceneritore che rappresenterebbe un ulteriore pericolo per l’ambiente e per la salute dei residenti.La salute dei cittadini deve arrivare prima degli interessi del Pd.