Firenze bella per i turisti ma non ideale per viverci e realizzarsi
Le università di Milano scalano la top ten, La Sapienza di Roma prima negli studi classici, si posizionano anche Bologna e Pisa, Firenze invece non pervenuta. E’ impietosa, per il capoluogo toscano, la fotografia scattata dal nuovo “QS World University Rankings by Subject 2019” che individua le istituzioni che eccellono in decine di aree di studi.
Siamo la città di eccellenze come il Gabinetto Viesseux, l’Accademia dei Georgofili, l’Accademia della Crusca, la città di Spadolini e La Pira, eppure non siamo più il punto di riferimento per gli studi e la ricerca. Voglio scrivere al Rettore per capire come mai facoltà storiche come Medicina, Scienze Politiche e Agraria hanno perso il loro appeal. E’ anche una conferma di come Firenze sia una città bella per i turisti, richiamati dalle bellezze del suo patrimonio artistico, ma sicuramente non adatta per viverci e realizzarsi. Firenze è ormai “la città del mordi e fuggi”.
Da Firenze scappano aziende e grandi firme visto che la piazza non è più attrattiva. Dalla città fuggono i nostri giovani alla ricerca di lavoro e creatività. Il livello di vivibilità è sceso drasticamente: la Firenze “a misura d’uomo” è un ricordo assediata invece da grandi e piccoli cantieri, priva di servizi decenti, assillata da una crescente percezione di insicurezza visto che le piazze sono in mano a spacciatori e delinquenti.