La Regione Toscana sta prendendo tempo per non dare risposte certe agli ambulanti e lasciare la discrezionalità ai Comuni
E’ sbagliatissimo, perché la Regione ha una competenza esclusiva in materia di commercio ed è chiamata a dare certezze. Il Piemonte, ad esempio, è intervenuto mettendo nero su bianco che per le concessioni esistenti si concede la proroga al 2020, mentre in attesa di varare un provvedimento ad hoc si torna alla legislazione precedente. E’ la chiarezza quella che chiedono gli ambulanti che tutti i giorni hanno bisogno di lavorare e non di aspettare.
In Toscana invece rimaniamo nel limbo, in una fase transitoria durante la quale i Comuni possono fare bandi come vogliono tanto, dicono, chi non è d’accordo può fare ricorso. Ma gli ambulanti devono lavorare e non devono andare in Comune a fare ricorso e aspettare risposte sul ricorso. Hanno vissuto per anni con la spada di Damocle della Bolkestein e adesso, che si sono liberati di questo fardello, hanno bisogno di una norma regionale.
La Regione Toscana, invece, non curante delle necessità degli ambulanti, preferisce lasciare in mano il pallino decisionale ai Comuni, così da creare una dipendenza. Hanno ancora tanti sindaci di Sinistra che vogliono utilizzare a scopo politico la discrezionalità dei bandi. Fratelli d’Italia è invece per una legge regionale certa in modo tale che tutti i sindaci siano obbligati a seguire le stesse regole nella compilazione dei bandi.