La proposta di Rossi per l’intramoenia colpisce le eccellenze mediche che proseguiranno la fuga verso la sanità privata, già iniziata con la riforma del 2015. Rossi ha perso contatto con maggioranza e realtà e con tali provvedimenti penalizzerà le fasce più deboli che in apparenza vuole difendere. Il Pd, contrario a tale proposta, ha isolato il suo presidente, allora abbia il coraggio di andare sino in fondo e sfiduciarlo, invece di difendere le proprie poltrone faccia gli interessi dei toscani.
Il fatto che l’assessore alla Sanità Saccardi reclami con un’indagine i dati relativi all’intramoenia ai direttori delle Asl, dimostra un fatto gravissimo ossia che i dati non sono immediatamente disponibili, nonostante siano parte integrante dei bilanci delle Asl e aziende ospedaliere.
Alla luce dei recenti casi di evasori totali scoperti nell’Asl Toscana Centro (a Prato), che ha evidenziato una falla nei sistemi dei controlli dei direttori sanitari nominati dal duo Rossi-Saccardi. Voglio sapere se esistono casi, segnalati dai vari direttori delle Asl, per mancato rispetto dei vincoli della normativa dell’intramoenia, insomma se le “mele marce” sono state denunciate. Bisogna colpire chi sbaglia, ma i professionisti validi in intramoenia sono una garanzia per la sanità pubblica.
I roboanti annunci fatti nelle scorse settimane, ossia lo stanziamento di 10 milioni di euro per far lavorare di più i medici, con orari notturni e nei prefestivi, e per comprare prestazioni dai privati, senza dimenticare la promessa di 135 assunzioni, non hanno prodotto né l’abbattimento delle liste d’attesa né i costi del pubblico.