10 Feb2020
Malati ulcera cutanea: perché l’Asl Nord-ovest non concede alle cliniche private convenzionate la possibilità di ricoverare pazienti provenienti da altre regioni? Dal 1° gennaio il blocco della mobilità include anche i pazienti toscani. L’assessore Saccardi dia spiegazioni
Ho raccolto una richiesta di aiuto dal territorio. Una vicenda che fa gridare allo scandalo e per la quale chiedo spiegazioni all’assessore Saccardi. L’allarme è stato lanciato dalla sezione toscana dell’Associazione dei Malati di Ulcera Cutanea. Parliamo di una malattia invalidante e che ha un impatto devastante sulla qualità della vita del paziente. La patologia comporta costi personali e sociali significativi. La Regione Toscana, ed in particolare l’Area Nord-Ovest, ormai da molti anni, è un punto di riferimento per la presenza nel suo territorio di alcuni centri di eccellenza sia universitari che privati convenzionati.
Negli ultimi mesi però l’Asl Nord-ovest non concede alle cliniche private accreditate e convenzionate la possibilità di ricoverare pazienti provenienti da altre regioni, sottraendo così loro il diritto di scelta del luogo di cura e la libertà di scelta del medico. I diritti costituzionali non possono subire limitazioni a seconda del luogo in cui una persona si trova o risiede. Né si può addurre un aumento dei costi economici perché le prestazioni per pazienti fuori regione vengono poi compensate dalle regioni di provenienza. Alcuni di questi pazienti, non accolti nelle strutture di ricovero toscane, hanno subito l’amputazione di una gamba nel loro territorio a causa di cure inadeguate.
Blocco della mobilità
Dal 1º Gennaio sembra addirittura che il blocco della mobilità, verso l’Asl Nord-Ovest, includa i pazienti toscani residenti nelle aree Toscana Centro e Toscana Sud-Est. Perché la Regione Toscana consente che una delle sue ASL blocchi l’accesso ad altri cittadini italiani bisognosi di cure?
Le ulcere cutanee rappresentano una patologia sempre più importante per l’alto numero di pazienti che ne sono affetti a causa del progressivo aumento della popolazione in età avanzata, dell’aumento delle patologie cronico-disabilitanti e della criticità che la gestione di questi malati tutt’oggi presenta. Si stima che i pazienti affetti da ulcere cutanee sia compreso fra l’1 ed il 3% della popolazione generale.
Le ulcere cutanee colpiscono più frequentemente i pazienti più fragili, anziani e con pluri-patologie, ed i meno abbienti sotto il profilo economico.