04 Mag2020
Mukki latte non parla toscano. La Regione deve tutelare gli allevatori del Mugello e salvaguardare il territorio e la qualità del nostro latte. Porterò in Consiglio il problema.
Sollecito la Regione ad intervenire per tutelare gli allevatori del Mugello e salvaguardare il territorio e la qualità del nostro latte. Porterò in Consiglio regionale la questione di una Mukki che non parla più toscano. Dopo il passaggio delle quote (che erano della Centrale del Latte di Torino) all’azienda emiliana Newlat di proprietà della famiglia Mastrolia (che ad oggi detiene il 47,3%).
La prima conseguenza del cambio di proprietà della Mukki è il prezzo del latte vaccino pagato già 5 centesimi in meno al litro (da 0,41 a 0,36) agli allevatori del Mugello. Dopo la ricapitalizzazione di 30 milioni da parte del presidente Mastrolia, che non vedrà la partecipazione di alcuni degli attuali soci toscani (tra cui Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Confidi Toscana), il peso della Toscana sarà ulteriormente ridotto. Sono preoccupato, così come le associazioni di categoria, che questa situazione possa avere forti ripercussioni sull’intero tessuto sociale ed economico del Mugello e del mondo degli allevatori toscani.