Polo Oculistico a Careggi dal futuro incerto: oltre 20 MILIONI sprecati?

30 Lug2020
Careggi

Il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi) denuncia, con l’Operazione “Anche l’occhio vuole la sua parte”, un progetto faraonico a spese della sanità pubblica caratterizzato da sprechi e da dubbie ricadute per i pazienti. Presentata un’interrogazione urgente al Presidente Rossi e all’assessore Saccardi.

Firenze – “ Con un’interrogazione urgente, al Presidente Rossi e all’assessore Saccardi, voglio verificare il rapporto costi-benefici di un’operazione faraonica fatta dalla Regione Toscana con il prof. Stanislao Rizzo, luminare di oculistica, che adesso ha lasciato Careggi a Firenze e se ne è andato a Roma al Policlinico Gemelli. In pochi anni, dal 2014 al 2019, per mettere in piedi una struttura per il prof. Rizzo si è speso oltre 20 milioni di euro. Ho bisogno di risposte dalla Regione perché, alla luce dell’abbandono di Careggi da parte del prof. Rizzo, voglio capire se tutta la struttura e i macchinari voluti dal luminare di oculistica rimangono sempre funzionali” -annuncia il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi), che denuncia tale progetto faraonico con l’Operazione “Anche l’occhio vuole la sua parte”- “Sappiamo che ci sono quasi duemila cataratte da eseguire che la clinica di Oculistica a Careggi è ancora chiusa (solo per l’emergenza Covid?) e che il futuro della clinica stessa è tutto da tracciare. Non c’è più l’attrazione del prof. Rizzo e quello che voglio sapere è se l’operazione degli oltre 20 milioni di euro sia funzionale alla sanità pubblica oppure è stata soltanto funzionale alla carriera di qualcuno che adesso non è più a Firenze. Perché parlo di progetto faraonico? Perché è stato creato un mega reparto, un piano del Cto organizzato con 3 sale operatorie, 19 ambulatori drenando risorse ad altri reparti come Reumatologia, Psichiatria, Lungodegenza rimasti con pochi posti letto. Si è speso oltre 10milioni per dei laser molto sofisticati che sono stati poco utilizzati perché sono arrivati in dotazione pochi mesi prima dell’abbandono del prof. Rizzo. Inoltre è stato permesso al professore, tramite convenzione, di operare a San Rossore in l’intramoenia allargata modalità invece proibita agli altri primari. I laser da chi verranno utilizzati adesso visto che occorre una formazione specifica per il loro utilizzo? Ci risulta che alcuni siano ancora impacchettati, che non sia mai stati utilizzati insomma”.