03 Mar2020
13.500 tonnellate di rifiuti indifferenziati in soli 7 mesi da Roma nelle discariche regionali: Rossi svende la Toscana per patti politici, nazionali scellerati!
Nel marzo 2018 la Regione vietò lo smaltimento negli impianti di discarica regionali di rifiuti prodotti fuori dal territorio toscano perché c’era un’evidente problema di smaltimento regionale, alla luce della volontà di non portare a compimento gli impianti di trattamento e smaltimento toscani (in particolare il termovalorizzatore di Case Passerini). Adesso, a distanza di due anni, preso atto che non è cambiata una virgola dal punto di vista degli impianti, il Presidente Rossi spieghi ai toscani, ed in particolare ai residenti dei comuni di Massarosa e Massa, perché ha accettato un patto scellerato che comporta l’arrivo, in 7 mesi, sul territorio toscano di 13.500 tonnellate di rifiuti indifferenziati provenienti da Roma capitale.
Dal punto di vista ambientale certamente non ci sarà alcun vantaggio, e allora Rossi spieghi quali vantaggi tecnico/economici porterà questo accordo per la Toscana. L’unica certezza è l’aumento di tir sulle nostre strade, l’aumento di rifiuti in discarica con la preoccupazione che tali accordi si moltiplichino, e che la Toscana diventi la pattumiera d’Italia. Entro il 2021 le discariche toscane andranno in esaurimento. Dall’ultima modifica al piano regionale, datata luglio 2019, risulta che in Toscana il 33% dei rifiuti va in discarica e che le discariche operative sono 7.