Bocciatura senza appello per la proposta di legge regionale sulla casa presentata dall’assessore Eugenio Baronti (Prc) da parte del coordinamento toscano autogestione e assegnatari, riunito ieri mattina nell’auditorium del Consinglio regionale. La proposta di legge è stata giudicata incostituzionale e totalmente da ricusare.
Con questa legge -ha spiegato Maria Gemma Guidelli, portavoce del coordinamento – si vuole in sostanza far entrare il privato nelle case popolari, mentre l’assegnatario diventa un semplice inquilino perdendo quasi tutti i diritti, compreso quello di poter acquistare la casa di cui ha pagato per anni il canone. Tra i punti maggiormente contestati, Ia scadenza ogni quattro anni del contratto di locazione – ha continuato – la vendita degli immobili tramite asta mentre il diritto di prelazione dell’assegnatario è solo eventuale e l’estrema facilitazione della vendita a terzi, mentre si mantengono le case popolari vuote e in stato fatiscente invece che assegnarle a chi ha diritto. Secondo Guidelli, inoltre, vendere le case a chi vi abita consentirebbe che gli introiti andrebbero nelle casse pubbliche e potrebbero servire per ulteriori abitazioni o manutenzioni.
Paolo Marcheschi, consigliere regionale del Pdl, mette l’accente sulle diverse posiszioni che ci sono in giunta regionale. “Qual è la posizione della Regione sulla proposta di legge sulla casa? Quella del presidente Claudio Martini e dell’assessore regionale Eugenio Baronti o quella del presidente della commissione territorio e ambiente del Consiglio Erasmo D’Angelis che stamani ha dimostrato perplessità e punti da rivedere a riguardo? Marcheschi, che chiede ora un’audizione urgente per discutere la posizione del Coordinamento autogestioni e assegnatari in merito alla pdl, aggiunge: il pacchetto-Baronti non piace a nessuno e inoltre non risolve la cattiva gestione e un sistema non coordinato e non controllato del patrimonio residenziale pubblico. In tutti questi anni, il problema casa in Toscana non solo non è stato risolto, ma si è aggravato ulteriormente. E intanto ieri l’Unione inquilini ha avviato una petizione per chiedere la sospensione dell’iter di approvazione della proposta di legge. Alle critiche ha risposto infine l’assessore regionale Baronti che ha definito le accuse false e strumentali, e difeso l’impianto della legge.
tratto da Il Giornale dell Toscana (Domenica 29 Marzo)