SUL PACCHETTO CASA DELLA GIUNTA REGIONALE: Gli inquilini bocciano la proposta di legge regionale

24 Feb2015

Bocciatura senza appello per la proposta di legge regiona­le sulla casa presentata dall’assessore Eugenio Baronti (Prc) da parte del coordinamento toscano autogestione e assegnatari, riunito ieri mattina nell’auditorium del Consinglio regionale. La proposta di legge è stata giudicata inco­stituzionale e totalmente da ricusare.

Con questa legge -ha spiegato Maria Gemma Guidelli, portavoce del coordinamento – si vuole in sostanza far entrare il privato nelle case popolari, mentre l’assegnata­rio diventa un semplice inquilino perdendo quasi tutti i diritti, compreso quello di poter acquistare la casa di cui ha pagato per anni il canone. Tra i punti maggiormente contestati, Ia scadenza ogni quattro anni del contratto di locazione – ha continuato – la vendita degli immobili trami­te asta mentre il diritto di prelazione dell’assegnatario è solo eventuale e l’estrema facilitazione della vendita a terzi, mentre si mantengono le case popolari vuote e in stato fatiscente invece che assegnarle a chi ha diritto. Secondo Guidelli, inoltre, vendere le case a chi vi abita consentirebbe che gli introiti andrebbero nelle casse pubbliche e potrebbero servire per ulteriori abitazioni o manutenzioni.

Paolo Marcheschi, consigliere regionale del ­Pdl, mette l’accente sulle diverse posiszioni che ci sono in giunta regionale. “Qual è la posizione della Regione sulla proposta di legge sulla casa? Quella del presidente Claudio Martini e dell’assessore regionale Eugenio Baronti o quel­la del presidente della commissione territorio e ambiente del Consiglio Erasmo D’Angelis che stamani ha dimostra­to perplessità e punti da rivedere a riguardo? Marche­schi, che chiede ora un’audizione urgente per discutere la posizione del Coordinamento autogestioni e assegna­tari in merito alla pdl, aggiunge: il pacchetto-Baronti non piace a nessuno e inoltre non risolve la cattiva gestione e un sistema non coordinato e non controllato del patrimo­nio residenziale pubblico. In tutti questi anni, il problema casa in Toscana non solo non è stato risolto, ma si è aggravato ulteriormente. E intanto ieri l’Unione inquilini ha avviato una petizione per chiedere la sospensione del­l’iter di approvazione della proposta di legge. Alle critiche ha risposto infine l’assessore regionale Baronti che ha definito le accuse false e strumentali, e difeso l’impianto della legge.

tratto da Il Giornale dell Toscana (Domenica 29 Marzo)

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