22 Lug2019
Bioraffineria di Stagno: Rossi ha azzerato il termovalorizzatore di Case Passerini mentre si piega al progetto sperimentale di Eni
La novità non è che Eni faccia impianti sperimentali. Ma che il Pd abbia capito che i rifiuti vanno bruciati e non stipati in discariche infinite . Se prima era tabù, ora che hanno trovato un privato che investe, si piegano al dio denaro con il miraggio del “biocarburante”. Rossi, dopo anni di discussioni, ha azzerato il termovalorizzatore di Case Passerini per produrre energia mentre adesso accoglie a braccia aperte un progetto sperimentale di Eni, che vuole investire in biocarburanti .
I sindaci locali di Collesalvetti e Livorno sono chiamati a firmare un protocollo per realizzare un impianto che non serve al capoluogo labronico. Ma soprattutto a Firenze che manderebbe in questa bioraffineria 200/400mila tonnellate di rifiuti all’anno. Rifiuti che non dovrebbero essere bruciati ma gassificati. Sembra ci sia un accordo tra Eni ed Alia, società che raccoglie i rifiuti a Firenze. Ma attenzione, perché sembra che comunque alcuni impianti di Case Passerini dovrebbero essere riconvertiti per trattare i rifiuti, così poi da farli gassificare a Livorno. Quindi si dovrebbe prima provvedere ad una riconversione industriale di Case Passerini che comporterà una spesa pubblica non indifferente.
La situazione a Livorno
A Livorno, che hanno già un inceneritore, sono ovviamente preoccupati per la possibile realizzazione di un gassificatore, serve perciò chiarezza sul progetto, sulle ricadute ambientali e sui costi. Di gassificatori purtroppo ne sappiamo qualcosa in Toscana, spesso non hanno mai funzionato bruciando solo soldi. Chiederò un approfondimento, che tale progetto industriale arrivi in Commissione regionale per valutarne tutte le possibili ricadute.
Andrea Romiti, capogruppo Fratelli d’Italia in Comune a Livorno, ha presentato un’interpellanza urgente dove chiede che i responsabili di Eni siano ascoltati in Commissione Sesta ad illustrare il progetto industriale in modo da renderlo pubblico. Romiti dichiara “Trovo profondamente ingiusto che il Partito Democratico, solamente dopo la campagna elettorale, abbia rivelato ai cittadini questo progetto che prevede di bruciare annualmente 400.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani non differenziati e plastiche non differenziabili. Questo significa prendersi gioco della democrazia. Il Governatore Rossi ne era a conoscenza fin dall’inizio, sapendo che comunque Salvetti avrebbe successivamente eseguito gli ordini che gli sarebbero stati imposti dal Pd. Una volta pubblico, faremo valutare il piano da un team di esperti e associazioni ambientaliste lontane da schieramenti politici, che possano dare una valutazione oggettiva nell’esclusivo interesse della collettività. Questo è un mega-inceneritore. Anche se non vogliono ammetterlo. Basti pensare che Livorno produce 83.000 tonnellate annue di rifiuti e ne smaltisce circa il 60%, conferendo quindi nell’inceneritore circa 35.000 tonnellate, per cui la quantità che sarà bruciata dall’Eni è pari a 10 città come Livorno, cioè ci faranno diventare la pattumiera della Toscana!!!!”.