Venerdì 18, Chavismo: la peste del XXI secolo

14 Gen2019

Convegno in Consiglio Regionale sulla situazione in Venezuela

Sarà Firenze, la culla della cultura italiana e del Rinascimento, grazie alla Regione Toscana, la città italiana che chiuderà il giorno Venerdi18 Gennaio, dalle ore 16:30 alle 19:30, presso Consiglio Regionale, in Via Cavour 4, Palazzo Capponi-Covoni, la numerosa e partecipata serie di proiezioni, con la presenza del regista venezuelano Gustavo Tovar Arroyo.

“Chavismo: la peste del XXI secolo”, dal sogno all’incubo ”Riflessioni sul Venezuela”

Un film documentario promosso a Firenze dall’Associazione Culturale “Venezuela in Toscana”, che parla della terribile situazione di un Paese precipitato negli ultimi anni in una condizione di profonda povertà, nonostante un passato ricco e glorioso. All’evento sarà presente anche Tamara Suju, avvocato, venezuelana naturalizzata spagnola, e specializzata in diritti umani. “Il Venezuela, sotto Chavez e adesso sotto Maduro, è ormai ‘un lager a cielo aperto’ a tempo indeterminato”. Un’affermazione forte, fatta dall’avvocato Suju, che all’Organizzazione degli Stati Americani, ed al tribunale dell’Aia, ha denunciato centinaia di casi di tortura, ma soprattutto l’uso della fame usata come arma, come strumento di repressione e di controllo politico e sociale dal regime di Maduro.

3 milioni i venezuelani che hanno lasciato il paese a causa della grave crisi economica e sociale

Le cronache riportano le vicende di una nazione che, tra i principali esportatori di petrolio in tutto il mondo, si trova oggi a combattere contro lo spettro della fame. Forse se ne parla poco, troppo poco. Come se non ci toccasse un problema così devastante come questo. Secondo le stime dell’Onu sono circa 3 milioni i venezuelani che hanno lasciato il paese a causa della grave crisi economica e sociale. L’inflazione nel paese ha superato il 40mila per cento, rendendo impossibile l’acquisto di generi alimentari primari, infatti mancano pane, latte e medicine.

Oggi più che mai è giunto il momento di richiamare l’attenzione su quella che ormai si è tramutata in crisi umanitaria e dobbiamo farlo avviando azioni concrete. Ecco perché è nato questo film, che ha già ottenuto riconoscimenti sia internazionali che nazionali, in molte città, e vede come unico obiettivo dell’Associazione Culturale “Venezuela in Toscana” , quello di informare e far conoscere la reale situazione che vive il loro Paese, oltre ai cittadini che parteciperanno, anche il mondo diplomatico italiano, per poter attuare vere e proprie campagne di sensibilizzazione e offrire aiuti concreti. La genesi di questo “incubo” si traduce in poche e semplici parole.

Un sogno di cambiamento si trasforma in un vero incubo

Il comandante Hugo Chávez Frías si afferma, ingannando il popolo venezuelano come un leader redentore, difensore dei bisognosi, come colui che avrebbe posto fine alle mafie del potere e propiziato la rinascita del Venezuela con la sua sola presenza. Una volta salito al potere tutto cambia: le risorse statali vengono da lui utilizzate indiscriminatamente per promuovere solo se stesso e per mantenere il potere a tempo indeterminato.

Un sogno di cambiamento si trasforma in un vero incubo. L’incubo di una delle nazioni più ricche del pianeta che anziché permettere vita dignitosa, e serena per tutti, diventa il paese più pericoloso e violento della terra.

Il bellissimo e duro documentario di Tovar Arroyo ben illustra la parabola del chavismo e i malintesi che l’hanno portato a diventare famoso anche e soprattutto in Europa. Gustavo Tovar Arroyo è uno scrittore, forte attivista per i Diritti Umani, documentarista e poeta, di nazionalità venezuelana e messicana si è impegnato a brandire la bandiera della lotta non violenta in Venezuela dall’anno 2002. Il suo impegno civile e la sua attività giornalistica lo hanno portato ad essere considerato uno dei venezuelani più invisi al governo chavista. Si è visto infatti confiscare le proprietà di famiglia, arrestare amici e familiari fino all’esilio.

La pellicola ha ricevuto il premio Internazionale di New York a novembre di quest’anno. Il regista, che risiede negli Stati Uniti poiché perseguitato dal governo venezuelano, afferma che“ é un documentario storico che serve e servirà a generare la coscienza su quanto sta soffrendo il popolo venezuelano. Un’opportunità di far conoscere la verità dell’orrore e della sofferenza”.

L’associazione Venezuela in Toscana continuerà l’opera di divulgazione e sensibilizzazione anche in altre città toscane.

Comunicato stampa a cura di Antonella Gramigna.

 

Per partecipare al Convegno, si prega di confermare la presenza via mail a s.vivoli@consiglio.regione.toscana.it.

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